Capogruppo: MINATO Mauro |
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Nel 1957 veniva costituito il Gruppo alpini su iniziativa di Renato Brunello e Antonio Betto che diventerà poi il primo capogruppo fino al 1960. Tempi diversi e più duri quelli di allora per scarsità di mezzi e disponibilità finanziarie. Il Gruppo continuò ad esistere, soprattutto per la tenacia di alcuni “veci” che si alternarono alla guida come Marin Luigi dal 1960 al 1963, Conte Attilio dal 1963 al 1966 e Baron Eugenio dal 1966 al 1974: tutti “andati avanti”.
Tra il 1974 e il 1980 con capogruppo Mascotto Lino, vi è stata una grande apertura ai giovani con nuove iscrizioni ed inserimenti nel Consiglio del Gruppo.
Dal 1980 al 1992, con capogruppo Gianni Ferrarese, è continuato più che mai il coinvolgimento dei giovani impegnati nei ruoli direttivi. L’esigenza di una sede propria, per svolgere buona parte dell’attività associativa, diventava indispensabile e così, nel 1984, si trovò la soluzione nell’utilizzo di un prefabbricato utilizzato nel terremoto del Friuli. Grazie alla disponibilità dell’Amministrazione nella concessione dell’area, a Ottobre veniva inaugurata la “Baita Alpina” che veniva poi ampliata e modificata, negli anni successivi, con capogruppo Lucio Signor, in carica dal 1992 al 2002. Ciò è stato possibile anche grazie all’autotassazione del Direttivo, ai soci, alle ditte locali e al Comune, senza dimenticare Mario Conte e Giuseppe Corredig (andati avanti) che vi hanno dedicato tempo e lavoro.
Con Cesare Ferrarese (in carica dal 2002 al 2005), si sono celebrati i 20 anni della Baita:una festa che ha confermato la valenza e la disponibilità della sede, per tutte le associazioni di Fonte.
Nel 2005, dopo aver svolto il ruolo di segretario per oltre vent’anni, è stato eletto capogruppo Luigi Ceccato, incarico tenuto fino al 2009.
L’obiettivo di Ceccato, oltre alla gestione delle attività, è quello di tenere compatto il Gruppo che oggi conta 250 iscritti e di rilanciarlo con proposte di progetti con visioni più allargate.
La tromba d’aria del 29 Giugno 2006 ha distrutto tetto e soffitto della Baita. La sistemazione è stata l’occasione per rifare il look alla sede. Disponibilità e impegno sono stati dedicati alla fase preparatoria e gestionale dell’Adunata Nazionale di Bassano con 50 soci presenti nelle diverse turnazioni.
Il fiore all’occhiello del Gruppo è stato però il grande progetto, pianificato, finanziato e gestito in maniera autonoma, a favore delle Comunità dei Missionari Oblati di Maria Immacolata in Senegal e precisamente a Koumpentoum e Temento, in piena savana. I nostri Missionari, presenti in quelle terre aride e povere dal 1976, svolgono opera sociale oltre che religiosa. Gli Alpini si sono fatti carico della realizzazione del campanile, costruito in Italia e inviato poi in Senegal. Dodici volontari, nei mesi di Gennaio/Febbraio 2008, si sono recati sul posto per completare l’iniziativa: erano stati spediti, nel frattempo, due container di attrezzature, macchinari, manufatti prefabbricati e viveri per un costo complessivo di circa 95.000 Euro. Altri 5 soci sono tornati in Africa all’inizio del 2010 per realizzare autonomamente un altro nuovo progetto.